Essere impeccabili e perfetti, queste le prerogative dello sposo che sceglie di indossare, nel giorno delle nozze, un abito che lo rappresenti e che rispecchi il tema scelto come cornice del Sì.
Come si sceglie, quindi, l’abito?
Per quelli che fanno del galateo la propria Bibbia, il tight è l’abito che, indossato per le cerimonie diurne che si svolgono prima delle 18, veste il concetto di formalità.
La giacca del tight, di colore scuro o grigio antracite, ha un solo bottone, è corta sul davanti ed ha una coda lunga arrotondata che scende morbida fino al polpaccio. I pantaloni sono dritti e rigorosamente senza il risvolto in fondo.
Sartoria Rossi, Andrea Versali e Corneliani Cerimonia lo interpretano al meglio, proponendo rivisitazioni contemporanee e ponendo l’accento anche su tonalità accese. Carlo Pignatelli incontra il gusto dei più esigenti con la linea Sartorial. La storia della sartorialità si unisce alla ricerca che fa della raffinatezza delle materie prime, della passione per i particolari e dello studio delle fantasie, i punti di forza di una collezione da scoprire. Una rielaborazione del significato di eleganza legata al matrimonio che unisce il concetto di sartoriale a quello di daily wear.
Gilet, giacca e pantalone – il comune tre pezzi – è l’altra opzione da tenere in considerazione. Resta libera, poi, la scelta di indossare la cravatta o il plastron con nodo stretto fermato da una spilla, originale. La palette è assolutamente più ricca, le tonalità più accese e la vestibilità sempre più slim.
Sempre di più, invece, i designer che cercano di spogliare lo sposo da tutte le etichette legate all’outfit tradizionale. Il trend delle ultime stagioni vuole lo sposo alleggerito dagli orpelli per ridurre all’essenziale il concetto di abito da cerimonia.
Corneliani investe in questo percorso e fa toccare con mano una classe assoluta. Il nero totale, la moderna raffinatezza del monocromo o, al massimo, il grigio ed il bianco abbinati tra loro, danno vita ad un’immagine unica a cavallo tra memoria ed innovazione.
(L’articolo continua in edicola, Mia Sposa Magazine numero di aprile 2016)




